Dopo l’annuncio degli incredibili risultati di vendita del primo week-end di iPhone 6s/6s+ (si parla di 13 milioni di unità in tre soli giorni, per un lancio che non è nemmeno “mondiale”, anche se include la maggior fetta di utenti) vorrei spendere due parole a mente fredda su un paio di punti chiave della presentazione di qualche settimana fa…
Il nuovo iPhone, per quanto interessante, è “solo” un evoluzione del mondo iPhone; certo il 3D Touch è un’importante evoluzione, ma non è nulla che possa fare la differenza nei confronti della concorrenza… anzi, qualche giorno prima della presentazione di Apple è arrivato anche un telefono Android con lo schermo che rileva la forza di pressione, anche se rimango sempre molto scettico riguardo certe novità nel mondo Android che esulano dagli standard di questo sistema: che supporto riceverà dagli sviluppatori se rimane una mosca bianca nelle infinite personalizzazioni di un mondo iperframmentato? In ogni caso, state sicuri che poco per volta ci arriveranno tutti i costruttori, e quando arriverà anche sui Nexus diventerà ufficialmente standard… forse…
Il nuovo Watch OS 2 (finalmente rilasciato, dopo il ritardo iniziale) offre l’enorme potenziale di installare App indipendenti, ma rimane un mercato ancora di nicchia, sia come numero di utenti che come potenzialità effettive dell’oggetto in sé… si apre un mondo tutto da scoprire, ma anche con le App indipendenti rimane una sorta di appendice dell’iPhone, e non può essere diversamente (non sono molto convinto dagli orologi con SIM inclusa).
Arriviamo così a quelli che, secondo me, sono i veri due punti di forza della presentazione, quelli sui quali vorrei spendere due parole in più.
Il primo, come avrete ben capito, è la nuova Apple TV. Per quanto “banale” come oggetto, è un vero e proprio cavallo di Troia capace di portare il mondo Apple, con le sue App e i suoi servizi, in tutti i salotti… a soli 149 dollari. Dite addio alle Smart TV dal software lento e le poche App: con Apple TV avrete a disposizione un potenziale infinito, e con questo prodotto Apple si lancia virtualmente anche nel mondo delle console domestiche. Certo, ci sono ancora alcuni limiti, ma la compatibilità coi controller esterni spingerà sicuramente qualche software house a lanciarsi con convinzione anche in questo segmento di mercato: penso per esempio a Lost Wind 1 & 2, bellissimi giochi che ho giocato sulla Wii e mi sono poi ritrovato anche sull’iPad; penso a N.O.V.A., che giocato in TV con controller dedicato avrebbe poco da invidiare a molti altri sparatutto in prima persona… penso poi a tutti gli utenti che la console nemmeno ce l’hanno, e magari non sono nemmeno interessati all’acquisto di hardware dedicato e mediamente costoso (anche come giochi): con Apple TV possono avere, ad un prezzo contenuto, molto di più. Insomma, secondo me Apple TV è la mossa strategicamente più interessante che Apple potesse fare in questo momento… e se fosse arrivata un po’ prima sarebbe stato pure meglio (anche se, nonostante ciò, non mi pare che Apple abbia mai sofferto una trimestrale negli ultimi anni)
Il secondo punto di forza è l’iPad Pro, non tanto come tablet in sè (molti hanno ironizzato sul fatto che fosse “solo” un iPad più grande) ma per ciò che pulsa al suo interno: il processore Apple A9X è un concentrato di tecnologia che avvicina le prestazioni del tablet della mela a quelle dei computer portatili utilizzati da molte persone. Con iOS9, e la possibilità di utilizzare più applicazioni contemporaneamente dividendo lo schermo, questa macchina comincia a diventare più interessante anche dal punto di vista professionale; non che prima non lo fosse, ma occorre sempre puntualizzare a quale tipo di professionisti ci si rivolge, e mi sento di poter dire che con iOS9 e l’iPad Pro, le possibilità aumentano… ma non è nemmeno questo il punto dove voglio arrivare: a questi ritmi l’architettura hardware messa a punto da Apple con la sua serie di SoC basati du ARM, entra direttamente in concorrenza con l’architettura x86; cosa succederà tra un anno o due con l’A10X o l’A11X? Apple si sta davvero preparando ad un nuovo cambio di architettura?
A contorno di tutto ciò, e come accennato anche nei commenti del mio precedente post, c’è la questione Bitcode… ma questo (tempo e impegni permettendo) sarò oggetto di un approfondimento dedicato. Di certo un cambio di architettura supportato da Bitcode sarebbe sicuramente meno problematico per gli utenti, e probabilmente anche per la stessa Apple…