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Channel: Commenti – Puce 72
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non del tutto autonomo

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E’ un periodo molto intenso per Apple. Agli eventi del mese scorso (a mio avviso molto densi di novità, nonostante i tentativi di minimizzazione fatti da molti) sono susseguiti l’uscita di iOS9, di Watch OS 2 (in ritardo causa bug), di iPhone 6s e 6s+ (con ennesimo record di vendite, 13 milioni di unità, nel primo week-end), El Capitain, malware per iOS, bug relativi alla verifica delle firme di Gatekeeper, e altro ancora (in particolare nuovi servizi in Cina, mercato in cui Apple sta puntando molto).

Le novità, bello o brutte che siano, non finiscono qui: a parte il lancio odierno dei nuovi iPhone in molti altri paesi (tra cui l’Italia, per cui a breve seguirà recensione), si attende entro la fine del mese l’arrivo della nuova Apple TV con tutto il suo carico di App, il nuovo iPad Pro (forse un po’ in anticipo ripetto al previsto), e a detta di alcuni anche un rinnovamento di iMac e Mac Pro.

In mezzo a tanti argomenti diventa difficile sia parlare di tutto che scegliere di cosa parlare: a questo giro ho saltato anche l’appuntamento su cosa è successo nell’estate di 10 anni fa (spero di rimediarvi nei prossimi giorni), ma vorrei soffermarmi su un argomento piccolo ma importante.

L’autonomia dei dispositivi dai quali non riusciamo più a staccarci è ormai un argomento chiave che segnerà (ne sono sicuro) il prossimo punto di svolta nel mondo mobile. Sono sempre stato (e lo sono tutt’ora) dell’idea che le cose, se le usi si consumano… e lo vedo tutti i giorni confrontando, per esempio, l’uso dell’iPhone e del Galaxy. Non trovo problematico ricaricare due telefoni ogni notte (vedo tanta gente che gira costantemente col telefono attaccato alla batteria di scorta), mentre trovo più fastidioso staccarmi dall’orologio ogni notte… ma siamo sempre lì: non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca… il Mi Band dura oltre un mese, ma non fa quasi nulla, e se uso l’iPhone (ma anche il Galaxy) come navigatore, la batteria cala velocemente… tante sono le vie possibili, dalla possibilità di inserire pannelli fotovoltaici direttamente negli schermi degli orologi, a batterie all’idrogeno capaci di portare l’autonomia dei cellulari alla stessa durata di quando non esistevano gli smartphone. E’ chiaro però che finché si resta legati alle tecnologie attuali (anche se si dovesse pensare a sistemi innovativi per la ricarica wireless), i passi avanti saranno molto limitati, anche perché si punta ad avere dispositivi sempre più sottili e leggeri, e quindi con batterie più piccole… per non parlare di quella inserita nella cassa di un orologio…

Considerato che, per il futuro, chi riuscirà ad avere un’idea rivoluzionaria avrà un enorme vantaggio, cosa possiamo dire del presente? iOS9 doveva aumentare l’autonomia del 10%… premesso che mi viene difficile stimare questo 10% di autonomia in più (basta cambiare il giochino dello svago quotidiano per alterare il consumo di batteria) quello che noto è che riesco ad arrivare a sera con qualche punto di carica in più, ma poi il decadimento dell’ultimo 15-20% è molto più veloce, e a volte passa improvvisamente dal 5-6% a zero… in attesa di vedere cosa accadrà con il nuovo iPhone, scopro però che potrei avere comportamenti differenti a seconda di chi ha realizzato il chip A9, perché quelli di Samsung sono più avidi rispetto a quelli di TSMC e possono portare (a seconda dell’utilizzo) anche a differenze notevoli… anche qui diventa difficile valutare l’uso normale rispetto alle particolari condizioni di test, ma perlomeno c’è un’App (Lirum) in grado di dirci se siamo nella situazione più favorevole o sfavorevole…


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